i quaderni di Cico
 
 

 

 

ordinalo senza spese di spedizione

 

Una breve storia dalla luce strana, verrebbe da dire "sinistra" in un gioco di parole, carica di enigmi e di verità riflessa, ombre di uomini messi di posta, fra case strade treni stazioni,in una sorta di gioco dei vuoti e dei pieni,fra militanza politica extraparlamentare e servizi segreti. Una storia di quelle invisibili, di quelle che si svolgono a pochi passi da noi, mentre viviamo, prendiamo il caffè, leggiamo il giornale,andiamo al lavoro, camminiamo sui marciapiedi, attraversiamo i ponti, guardiamo il panorama e crediamo di sapere. Una vicenda per certi versi inaccessibile,di quelle che ci sfuggono e di cui niente di preciso sapremo mai,basata su fatti e personaggi veri, ad alcuni dei quali, in una sorta di sconcerto legato alla scrittura, è stato mutato il nome di una sola mezza virgola, tanto basta a risaltare annessi e connessi di un pedinamento ideologico, documentato e rigoroso, subìto da un attivista del Fronte Comunista nei nostri giorni e nel nostro Paese.

 

titolo: DOPPIO UNO (a margine di un omicidio brigatista)
collana i quaderni di Cico
autore Giacomo Scalfari
ISBN 88-901716-9-3
- € 10,00 - pp.120
immagine di copertina di Andrea Tarli, elaborazione grafica Fabio Postini


- Attenzione al cellulare, compagni. E' come se fosse un microfono - si diceva negli ambienti del Fronte Comunista, l'organizzazione in cui militava Pietro. Non che l'F.C. avesse niente da nascondere ma, si sa, fra polizia politica e militanti rivoluzionari manca del tutto la fiducia reciproca, e quindi sapere di poter essere ascoltati da qualche addetto alla sicurezza attraverso il proprio cellulare (anche se spento, secondo alcuni!) non era certo un fatto piacevole.
L'11 settembre 2001 crollarono le Due Torri e ovunque, nel mondo occidentale, i terroristi divennero i nemici assoluti dell'umanità. I difensori dell'ordine costituito, ovviamente, colsero la palla al balzo e fecero del "pericolo terrorismo" un grande calderone dentro cui buttare tutti i loro nemici, dai kamikaze islamici ai no global, passando per gli anarchici e i comunisti di tutte le parrocchie extraparlamentari.

- Metti le bombe, tu, eh? Di' la verità. Tu e i tuoi amici del Fronte Comunista qualche bombetta la mettete, dai. A chi vuoi nasconderlo? - disse a Pietro uno dei tanti studenti universitari con cui conviveva, un paio di giorni dopo l'11 settembre. Erano in cucina a prendere il caffè; sul tavolo, di fronte a loro, il cellulare acceso di Pietro.
- Che cazzo dici? - rispose Pietro.

- Eh, sì, "che cazzo dici" - fece quello - Anche voi fate gli attentati, dai, altrimenti che rivoluzionari siete?
...

Giacomo Scalfari vive a Parma.
Dopo essersi laureato a Bologna in Lettere Classiche ha frequentato la Scuola di specializzazione per l'Insegnamento Secondario (SSIS). Oggi alterna il lavoro di archeologo a quello di professore di italiano e storia nelle scuole superiori.

Ha pubblicato: Terra Guerra Magia, antica tradizione indoeuropea dai Celti a re Artù (Keltia Editrice, 2003); Veterano di guerre psichiche ed altri racconti (Edizioni Il Foglio, 2004); La Radura dei Superflui (Oppure Libri, 2005).