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i quaderni di Cico
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ordinalo senza spese di spedizione
Una breve storia dalla luce strana, verrebbe da dire "sinistra" in un gioco di parole, carica di enigmi e di verità riflessa, ombre di uomini messi di posta, fra case strade treni stazioni,in una sorta di gioco dei vuoti e dei pieni,fra militanza politica extraparlamentare e servizi segreti. Una storia di quelle invisibili, di quelle che si svolgono a pochi passi da noi, mentre viviamo, prendiamo il caffè, leggiamo il giornale,andiamo al lavoro, camminiamo sui marciapiedi, attraversiamo i ponti, guardiamo il panorama e crediamo di sapere. Una vicenda per certi versi inaccessibile,di quelle che ci sfuggono e di cui niente di preciso sapremo mai,basata su fatti e personaggi veri, ad alcuni dei quali, in una sorta di sconcerto legato alla scrittura, è stato mutato il nome di una sola mezza virgola, tanto basta a risaltare annessi e connessi di un pedinamento ideologico, documentato e rigoroso, subìto da un attivista del Fronte Comunista nei nostri giorni e nel nostro Paese.
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titolo: -
Attenzione al cellulare, compagni. E' come se fosse un microfono - si
diceva negli ambienti del Fronte Comunista, l'organizzazione in cui
militava Pietro. Non che l'F.C. avesse niente da nascondere ma, si sa,
fra polizia politica e militanti rivoluzionari manca del tutto la fiducia
reciproca, e quindi sapere di poter essere ascoltati da qualche addetto
alla sicurezza attraverso il proprio cellulare (anche se spento, secondo
alcuni!) non era certo un fatto piacevole. |
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Giacomo
Scalfari
vive a Parma. Ha pubblicato: Terra Guerra Magia, antica tradizione indoeuropea dai Celti a re Artù (Keltia Editrice, 2003); Veterano di guerre psichiche ed altri racconti (Edizioni Il Foglio, 2004); La Radura dei Superflui (Oppure Libri, 2005). |
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