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i quaderni di Cico
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Premio SEGNALAZIONE
della GIURIA |
titolo: Lady
Stardust
ha quasi diciassette anni e sta attraversando
una profonda crisi adolescenziale. Un giorno nella sua vita compare
Iggy, un ragazzo diverso da tutti gli altri, disperatamente bello e
sensibile. Iggy ama vestirsi con abiti femminili e truccarsi gli occhi,
le unghie e le labbra. Lui è convinto che non esistano uomini
o donne di ruolo, ma che ognuno sia solo ciò che decide di essere
nel momento stesso in cui lo decide. Lady Stardust ne rimane attratta
e se ne innamora. Iggy la ricambia e la introduce nel proprio mondo
indefinito e scomposto, innocente e problematico. Sullo sfondo, gli
amici, la bisessualità, i locali notturni, la musica dei miti,
David Bowie, Iggy Pop, Lou Reed, le esibizioni dal vivo con il gruppo
dei WILD SIDE, le parole d'amore, i momenti di debolezza, i giudizi
e i pregiudizi della cosiddetta società "perbene",
la diversità vissuta come colpa e la libertà
di essere tacciata come arroganza. Una storia sull'immediatezza
dei sentimenti e sulla pulizia dell'amore: di qualsiasi tipo di amore
vero si tratti, ma soprattutto la trascrizione appassionata, romantica
e ribelle, di una irripetibile vicenda di amicizia e solidarietà
dal finale drammatico.
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"Quando
arrivai, Iggy mi stava aspettando seduto su un'altalena, dondolando lentamente,
a testa bassa
Iggy mi aveva presentato tutti i suoi amici, di cui quattro mi divertivano particolarmente... Abitavano in un appartamento in affitto, quattro uomini fra i trenta e i quarant'anni, tutti e quattro gay... Li chiamavamo "i Village People" per scherzarci un po' su... Io e Iggy eravamo sempre insieme, le prove con i "WILD SIDE" andavano benissimo... Quella sera il gestore del locale (soddisfatto dalla volta precedente) ci permise di suonare quattro pezzi cover. Scegliemmo "The passinger" e "I wanna be your dog" di Iggy Pop, "Station to station" di David Bowie e "Sweet Jane" di Lou Reed... Simone era vestito come al solito, da punk stile anni '70, Cristian da metallaro con una maglia dei Black Sabbath... Iggy decise di esagerare un po', mi chiese di salire sul palco vestita io da uomo e lui da donna. "Che ne dici, ti va?" Mi truccò accuratamente il viso, intorno agli occhi una riga di matita nera e ombretto scuro perfettamente sfumato. Sulle labbra un rossetto rosso fuoco. Mi fece indossare una camicia di seta bianca attillata e una cravatta gialla lucida. I jeans neri che avevo addosso e gli anfibi stavano benissimo con il resto dell'abbigliamento. Mi sentivo strana, ma alla fine non era neanche tanto male, non sembravo proprio un uomo; forse più che altro una specie di uomo/donna... A quel punto io decisi di curare il look di Iggy, ed era molto curioso di vedere come lo avrei vestito. Scelsi per lui un abbigliamento molto sexy: stivali neri lucidi con tacco a spillo, calze a rete larga di colore rosso, minigonna nera lucida, maglia rossa attillata. Iggy sembrava quasi una diavolessa, un trucco davvero molto pesante: matita nera sopra e sotto gli occhi, ombretto oro sulle palpebre, rimmel a volontà, phard rosato sulle guance e rossetto rossissimo alle labbra... Tante
volte mi chiedo dove sia ora, e se starà bene, e se un giorno mi
porterà con sé. Mi chiedo come sarebbe andata quella notte
se mi fossi fermata a dormire da lui, o se solo mi avesse telefonato...".
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Lady
Stardust
è ancora oggi molto giovane, vive nella zona dei marmi più
pregiati del mondo, fra le Alpi Apuane e il mare.Tutti quelli che la conoscono
bene, la chiamano così. Lady
Stardust è
anche lo pseudonimo che ha scelto per pubblicare questa storia autobiografica,
irrimediabilmente vera e che, forse per sempre, le ha cambiato la vita. |