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titolo: "Anche solo per un attimo"
collana ILMIOSPAZIO
autore Adriana Giuffrè
ISBN 978-88-97424-97-0
€ 12,00 - pp.88 - © 2014 in copertina, “In Topic”, immagine originale di Anonima -Just Mondering - Cosmopolitana.


Ho iniziato a scrivere quasi per gioco. Era tanto tempo che volevo scrivere qualcosa, fin quando ho avuto tra le mani l'occasione giusta e l'ho presa al volo. Man mano che scrivevo, capitolo per capitolo, mi appassionavo sempre più, le ore che passavo davanti al computer aumentavano di volta in volta, e così ho deciso di raccontare seriamente come ho passato il giorno più bello della mia vita per merito di una persona famosa, Alessandro Casillo, un mio coetaneo che, grazie all'iniziativa di suo fratello maggiore, ha partecipato ad alcuni talent show, poi affermandosi per il suo enorme talento.


 
 


In questo libro descrivo come, giorno dopo giorno, mi sono appassionata e affezionata a lui. La parte che preferisco è il racconto di quando ho avuto l'opportunità di vederlo per la prima volta in un noto negozio di Milano presso il quale aveva organizzato un incontro con i fans. Non parlo solo di me, ma di tutte le persone che come me hanno provato quell'emozione fortissima. Ecco, mi piacerebbe che leggendo questo libro si immedesimassero e rivivessero quella splendida giornata con tutti i brividi e le storie allegate. Inoltre, voglio dire che, anche se il libro si conclude con la parola “fine”, in realtà tutto è ancora in corso di svolgimento...

(A.G.)

 


Brano tratto da: "Anche solo per un attimo".

(...)

Appena arrivata a Milano, in Piazza Duomo, davanti a me e alle due mie amiche, Claudia e Benedetta, si è presentata una vista chilometrica di persone tutte in coda per lui. Io sono rimasta molto sorpresa, ero davvero spiazzata anche perché, la sera prima, controllando sulla sua pagina ufficiale le ultime novità, Alessandro informava i fans di avere la febbre ma scriveva anche che non vedeva l’ora che arrivasse il giorno seguente, sperando di stare meglio, per poterli incontrare. Altre fan come me cliccavano “mi piace” o commentavano, e la maggior parte diceva che anche loro non vedevano l’ora di vederlo, aspettando la tappa del tour più vicina alla loro città. In conclusione, speravo che non ci fosse così poi tanta gente. E poi lui aveva la febbre: fino a qualche ora prima, non ci speravo quasi più di vederlo. O non riuscivo a esserci io o non ci sarebbe stato lui. Una delle mie amiche, Claudia, non aveva ancora pranzato e doveva fare la ricarica al cellulare. Non aveva intenzione di fare tutta quella fila, visto che non aveva una gran considerazione di lui, anzi suppongo sia venuta per farsi solo un giro per Milano e se proprio dobbiamo dirla in maniera elegante voleva vedere la mia faccia quando l’avrei visto, per sfottermi il giorno dopo a scuola. Non aveva detto esplicitamente che lo era, ma un nostro amico un giorno ha disegnato un escremento, e lei ha messo la freccina con il nome del “mio” cantante. Allora Benedetta mi ha detto che loro andavano a mangiare, mi ha chiesto se io rimanevo in fila, aspettandosi che le rispondessi di no, e invece si è dovuta ricredere perché sono rimasta in fila dalle 15:40 circa del pomeriggio fino alle 19:30 circa, per vederlo. Sì, sono una pazza lo so, ma non avevo intenzione di andarmene da Milano, non prima di averlo visto. Io non mi arrendo mai. Specie quando una cosa, o in questo caso una persona, mi interessa veramente.

(...)

 

 

Adriana Giuffrè, è nata il il 20 giugno del 1996 a Messina e frequenta l'istituto tecnico di Voghera con indirizzo turistico. Ha partecipato, presentando una poesia, al concorso letterario biennale “Pensieri e parole d'Oltrepò”, superando al primo tentativo due selezioni su tre e classificandosi quasi… in finale.