temalibero
 
 

 

 

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titolo: "A stomaco vuoto (non tutte le poesie escono col buco)"
collana temalibero
autore Silvano Di Campi
ISBN 978-88- 95106-92-2
€ 12,00 - pp.173 - © 2010 in copertina,"QUINIENTOS QUEBRADA" foto by Paolo West.


“A stomaco vuoto si ragiona male e si scrive anche peggio, dunque non tutte le poesie escono col buco.
Ma se la poesia è davvero morta, allora finirà per rivoltarsi nella tomba dinanzi a queste pagine che, in maniera viscerale, caustica, irriverente, politicamente scorretta e talvolta blasfema, partoriscono schegge impazzite
alternate a passeggiate di salute”.

 

leggi la recensione su La Gazzetta del Mezzogiorno - Edizione di Brindisi

 

 
 
 

 

Brano tratto da: A stomaco vuoto (non tutte poesie escono col buco)

Californication in salsa sicula


Sembra scorrere tutto liscio come l’olio,
se anche Barbie Scosciacapretta
continua come se niente fosse
a lavarci quelle schifose latrine.
Invece sono giorni difficili,
con tutto il distretto, me compreso,
sotto inchiesta della Disciplinare
da quando l’ispettore Ted ‘Ndramalonga,
al secolo Orso Maria Pappalepore,
ha sorpreso quella moretta
giovane attivista e sicula focosa,
donna Rosalia Sucaninja da Ficarazzi,
fare un servizietto a Nick Cannamozza,
governatore della California
e vecchiaccio bavoso col catetere,
mai rassegnato allo scorrere del tempo
che passa intere giornate
a organizzare festini alle stagiste.
È stato soltanto un attimo,
ma è bastato a far saltare le palle al vecchio:
Ted, con in pugno la Smith & Wesson,
ha aperto il fuoco giusto là in mezzo,
fra Tropico del Cancro e Tropico del Capricorno,
un bagno di sangue in tutta la stanza.
Nick è in fin di vita ma in fondo se l’è cercata
e anche se crepasse, tutto sommato,
non gli è andata male schiattando così
come si conviene a un lurido porco.
Da queste parti siamo solidali con Ted,
anzi, speriamo sia operativo al più presto
e che abbia rinnovato il bollino blu
alla vecchia Mustang decappottabile del ‘65,
sennò chi li sente pure quei debosciati
cani rognosi della Stradale,
che ogni volta al posto di blocco
ci spulciano i tarzanelli dal culo,
quando la mala scorrazza libera in città.

 

 

 

 

Silvano Di Campi ha pubblicato nel 2009, per WIP Edizioni, Volevo solo abbaiare un po': sguardo ironico e dissacrante su tutto ciò che ci circonda, con l’intento di esprimere il cane che ognuno ha dentro nei suoi latrati contro il logorio della vita moderna.