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(Brano tratto da "Il canto delle foglie")


Amore mio.
Intelligente, profondo, con la tua cultura che stupiva, con la tua ricchezza di umanità. Generoso e tollerante, sempre pronto ad ascoltare con una buona parola, con fine sensibilità. Con i tuoi difetti, il tuo essere permaloso, la determinazione a volte eccessiva ma pacata, e la tenacia nel volere e mantenere la pace.
Amore mio, buonanotte.
Dormi, vivi e aspetta che io ti raggiunga.
Quando sei uscito dalla chiesa, con il doppio che ti faceva festa, una folata forte di vento, l'unica in tutto il giorno, ha fatto cadere delle foglie di tiglio davanti al sagrato: una mi ha sfiorato la fronte e un'altra il petto; mi sono girata verso di te e ho sorriso per il tuo saluto che mi ha dato gioia.
Un palloncino bianco, il nostro palloncino, è volato libero in un cielo terso.
Una settimana dopo, in chiesa, là nel punto dove ti fermavi sempre, ho veduto sul pavimento una minuscola foglia di tiglio: l'ho raccolta e la porto con me, come quella che poco tempo fa ho trovato in macchina.
Amore mio, sole mio, mia dolcezza e forza, buona notte.
Buona notte.
Tutto ciò che mi hai donato, continui a regalarmelo con il tuo bene che non mi abbandona mai e mi aiuta ogni giorno, perché tu parli al mio cuore e alla mia mente.
Dio mi dona la grazia della fede che devo cercare di mantenere, e so che non sempre sarà semplice; ma tu e tutti coloro che continuano ad amarmi e che io amo, mi aiuterete. Tanti sono i segni che mi hai mandato e continui a darmi, e sono di vita, di certezza di eternità.
Il cielo è terso, continua a fare caldo.
Amore mio...
Io attendo l'inverno.
E il presepe, con le statuine e un piccolo Gesù Bambino luminoso.

 

“Una indimenticabile storia d’amore fra due stelle,
due anime gemelle che il destino ha scelto di accomunare
in questa vita sulla Terra e fino all’Eternità.”

(Fabrizio Bianchini)
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