temalibero
 
 

 

 

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titolo: "Libro da semaforo (il mondo sottosopra)"
collana: temalibero
autore: Piergiorgio Dell'Oro -
prefazione di Paolo Gallori (la Repubblica)
ISBN 978-88- 97424-35-2
€ 12,00 - pp.145 - ©2013 - in copertina, illustrazione originale di Ilaria Grimaldi (www.ilariagrimaldi.it).


Una sequenza di pillole di vita.
Da leggere quando, in auto, ci si trova davanti a un semaforo rosso. Ogni pillola parla di fantasmi: Il mondo sottosopra. A volte teneri, a volte inquietanti. Ma fantasmi vivi. E ogni pillola apre la mente e scalda il cuore.

Il libro-flacone ne contiene 129.

 

 
 
Quel "libro da semaforo"
racconta un mondo sottosopra (di Paolo Gallori) -
clicca e leggi
 


Immagina un palcoscenico buio dove, sotto la luce concentrata di un lampione, appaiono guizzi improvvisi di vita. Il flash è un istante che ti acceca, ti infastidisce. I personaggi non hanno nome, in realtà ne hanno mille. Il disabile, il detenuto, l'homeless, il lavavetri, il fallito, la prostituta... Ciascuno spara in un lampo un frammento di vita. Vera e sublimata. Fugace ma eterna. Si alternano momenti tristi, dolenti o urticanti. La gioia sembra non esistere. Esiste invece la fatica di vivere... o di morire. E alla fine intuisci che il macigno di vita che ciascuno di loro si trascina appresso non è molto diverso, salvo le dimensioni, dal tuo.

 

Brani tratti da "Libro da semaforo (il mondo sottosopra)"

 

il caldo


Il caldo mi ricorda le formiche, le cicale. Il sudore. I corpi nudi. La terra e l'erba. Il sole che ti acceca. Qualche fiore. Le sere lunghe. La voglia di vivere, di correre e ballare. Mia madre però mi dice che non è proprio così. C'è anche il traffico; ci sono i rumori, le urla. E, mentre mi sistema la macchina respiratrice, si gira dall'altra parte. Così crede che io non la veda piangere.


il mare


Non l'ho mai visto. Solo sui giornali o in qualche fotografia. Credo che mi piacerebbe. Qualcosa che non finisce mai. Uno può cercare di toccarlo tutto, di accarezzarlo. Ma occorrerebbe tutta la vita. E forse non basterebbe. Ho provato a dirlo al mio vicino di letto. Mi ha detto che sono matto. Invece l'infermiera, quando è passata a darmi la solita pastiglia, mi ha detto che ho ragione io.


nero su nero


Sono preciso, robusto, di bella presenza, riservato. Il posto è quello che fa per me. Mi presento alle otto e trenta, appena aperto l'ufficio. L'agenzia di pompe funebri ha tre locali con due vetrine che danno sulla strada. Stanno cercando un addetto. Mi sistemo la giacca ed entro. Sorrido. C'è il titolare in divisa nera. Mi squadra. "Certo che nero lei, nera la divisa... Ma vada a fare il gelataio che è meglio."


la fruga


Richiede sistematicità, puntualità, vista buona. Se poi hai anche un paio di guanti sei a cavallo. Non è come andare al supermercato ma ci manca poco. Apri il coperchio del cassone. Apnea per non più di un minuto. E recuperi tante di quelle cose. Alimentari pochi recuperabili, ma oggetti tanti. In fretta, prima che arrivino quelli della raccolta. Questi sprecano tutto.


l'ultimo colloquio


L'orario di visita in carcere era per le 13,30. Me l'ha accompagnato mia madre. In tutti i 9 anni di carcere si era sempre rifiutato di incontrarmi. Durante i miei pochi permessi si assentava da casa pur di non vedermi. Ma ormai un male incurabile gli dava solo un mese di vita. Mia madre è riuscita a trascinarlo nella sala colloqui. Il tempo di sedersi, di guardarmi. E mio padre è morto.


sorriso del bambino


Sulla mia solita panchina. Mi è arrivata una pallonata in faccia. All'improvviso. Non sono riuscito a schivarla. è arrivato di corsa un bambino che inseguiva il pallone. Con imbarazzo e rispetto mi ha chiesto scusa e ha accennato un sorriso. L'ho riconosciuto: è mio nipotino. Lui non sa che sono suo nonno: mio figlio si è sempre vergognato di me e me l'ha sempre tenuto distante, per non infettarlo.


semaforo


Rosso. La macchina si è fermata. Mi sono avvicinato, gentile, con la mano tesa. Lui ha chiuso bene il finestrino e ha girato lo sguardo dall'altra parte. Verde. Fa per ripartire. Il motore si spegne, non riesce a riaccenderlo. Abbassa il finestrino e mi chiama. Mi affretto, lo aiuto a spingere la macchina. Il motore riparte dopo pochi metri. "Grazie" mi fa, e sgomma.

(...)


 

 


Posologia: procedere a piccole dosi e masticare con cura.
Se insorge bruciore di stomaco significa che la pillola fa effetto.
Possibili effetti collaterali: la cura può generare sintomi di dipendenza.
In questo caso bisogna attendere la pubblicazione della seconda raccolta.

 

 
 

Piergiorgio Dell’Oro. Nato a Lecco nel 1948. Psicologo del lavoro. Dalle esperienze comunitarie dei primi anni '70, alla gestione delle risorse umane in azienda, la cura delle persone socialmente svantaggiate ha rappresentato il suo centro di interesse costante. Cura per conto di una Fondazione un progetto per il superamento dell'esclusione delle persone svantaggiate dal mondo del lavoro. Questo libro è testimonianza delle esperienze di vita vissuta con le centinaia di individui, appartenenti all'area dell'emarginazione, con i quali ha condiviso momenti fondamentali della sua esistenza.